venerdì 31 marzo 2023

FRITTATINE con FOGLIE di CAROTA al FORNO


Quando si trovano delle belle carote fresche bio con i loro ciuffi verdissimi è davvero un peccato non usarli. Le foglie di carota sono buonissime, molto saporite; perfette consumate crude per un pesto con frutta secca e parmigiano, nel risotto oppure con saporite e velocissime frittatine monoporzione al forno. 

FRITTATINE con FOGLIE di CAROTA al FORNO


Ingredienti per 4 persone 4 uova, 8 ciuffi freschissimi di carote preferibilmente bio, 4 carote, gr 100 di ricotta, 1 cippollotto, gr 80 di Parmigiano Reggiano grattugiato, 2 cucchiai di pane grattugiato, sale, pepe, olio extravergine di oliva

Sciacquare le foglie di carota e togliere la parte finale; lavare anche le carote e tagliarle a fettine sottilissime con l’aiuto di una mandolina.
Portare a bollore una pentola d’acqua salata e sbollentare le foglie e le fettine di carota per un paio di minuti; scolare e immergere le verdure in una ciotola di acqua ghiacciata poi tamponarle con un canovaccio per togliere tutta l’acqua. 


Tritare il cippollotto finemente e soffriggerlo in una padella con un filo di olio e un pizzico di sale; aggiungere poi le foglie di carota tritate e fare insaporire per qualche minuto. 


In una ciotola sbattere le uova, aggiungere la ricotta, il parmigiano, un pizzico di sale, uno di pepe ed infine le foglie di carota. 


Foderare con le fettine di carote gli stampini monoporzione da muffin precedentemente unti con olio e cosparsi di pane grattugiato e riempirli con il composto. 


Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti circa finché le frittatine saranno belle gonfie e dorate.
Sfornare le FRITTATINE con FOGLIE di CAROTA al FORNO e servirle come antipasto o come secondo piatto vegetariano accompagnate da un contorno di verdure a piacere.


Un calice di Trento Blanc de Blancs Brut Doc Maso Martis sarà perfetto per accompagnare queste deliziose frittatine sia se gustate come aperitivo che come secondo piatto. 
Colore paglierino brillante, perlage fine e persistente, profumi di frutta e fiori bianchi che si intrecciano con note di lievito fresco, elegante, fresco, equilibrato Trento Blanc de Blancs Brut Doc Maso Martis è ottimo gustato sia al momento dell’aperitivo che a tutto pasto con pietanze di mare o di verdure. Temperatura di servizio 6 - 8 gradi.


Buon lavoro e buon appetito.   Neria Rondelli

lunedì 27 marzo 2023

AJÓ, la Sardegna in tavola sulle colline bolognesi



In Valsamoggia a pochi chilometri da Bologna sparpagliate sulle colline o nei piccoli centri storici ci sono circa una ottantina di attività dedite alla ristorazione tra agriturismi, trattorie e ristoranti.
In prevalenza hanno un impronta bolognese ma, qualche anno fa, lo chef Attilio Secchi e sua moglie Gabriella, hanno deciso di trasferirsi dalla provincia di Nuoro in questi luoghi e portare la cucina sarda.
Nel 2007 in località Formica, piccola frazione di Monteveglio,  é nato così Ajò, il ristorante in cui fare un vero e proprio viaggio tra i sapori e i profumi della Sardegna.
Oltre che perpetuare la tradizione della sua isola nella scelta dei piatti più tipici, lo chef mantiene  stretto il legame con la sua terra anche attraverso l'approvvigionamento delle materie prime.
Un menù essenziale che varia a seconda delle materie prime che arrivano solo da “casa”: il via con il tagliere dove ritrovare sapori dimenticati e genuini.

Tagliere di salumi e formaggi

In questo periodo l’insalata di carciofi crudi con il pecorino è ma come spiega Attilio: “ con questo clima è sempre più difficile reperirli, ma li acquisto da una piccola azienda, praticamente quasi tutta la sua produzione, perché sono speciali “ 
E speciali lo sono davvero soprattutto nel primo con la fregola spolverata di pecorino.

Fregula sarda risottata ai carciofi

E poi arriva il Porceddu, ovvero il maialino al forno, morbido e saporito cotto alla perfezione;  sicuramente basterebbe solo questa portata come valido motivo per andarci. 



Arrivare al dolce non è stato facile, ma come rinunciare ? Ed ecco servire in tavola Sa Sebada (o Seadas, a seconda del luogo di provenienza) il dolce fritto ripieno di ricotta e ricoperto dal miele.
Ad accompagnarla l'immancabile mirto....




Per chi volesse fare un' esperienza in prima persona ed imparare i segreti della cucina sarda, basta controllare il sito e scoprire che spesso Attili e Gabriella organizzano corsi di cucina.
L'imminenza della Pasqua e dei vari “ ponti “ che ci aspettano nelle prossime settimane saranno un' ottima opportunità per scegliere Ajò per una gita fuori città nel verde.

AJÓ Viale Matilde di Canossa, 12, 40050 Formica Bologna
Tel: +39 33148611078 | +39 051830839

Livia Elena Laurentino




venerdì 17 marzo 2023

IL FIORDILATTE di NONNA GIGLIOLA


Solo tre ingredienti per preparare il Fiordilatte alla Bolognese. Questa è la ricetta della mia famiglia, che si tramanda da tre generazioni; è un dolce semplice e buonissimo, che veniva preparato solo per feste, nei banchetti e ai matrimoni. Richiede però molta attenzione nella sua lunga cottura  a bassa temperatura, perchè non deve mai bollire! Una volta si cuoceva sulla stufa a legna ora nel forno ma appena caldo.

IL FIORDILATTE di NONNA GIGLIOLA


Ingredienti: 1 l di latte intero, 7 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di zucchero per il caramello, 1 uovo intero, 7 tuorli, 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

In una terrina mettere lo zucchero, le uova e lavorare con una frusta fino ad ottenere un composto cremoso; aggiungere l’estratto di vaniglia e sempre mescolando anche il latte poco alla volta.


In un padellino sciogliere, a fuoco basso, lo zucchero fino a formare il caramello e distribuirlo bene
in uno stampo per budino con il buco.

 



Filtrare direttamente dentro lo stampo il composto di uova e latte.


Mettere lo stampo da budino in una teglia da forno con due dita di acqua.
Cuocere in forno a 150 gradi per circa 4 - 5 ore. Controllare la cottura con uno stecchino. Quando il dolce sarà sodo ma cremoso e in superficie si sarà formata una delicata crosticina, spegnere il forno, lasciare raffreddare nell’acqua e dopo avere riposato in frigorifero per una intera giornata



IL FIORDILATTE di NONNA GIGLIOLA sarà pronto per essere rovesciato su un piatto. 


Un calice di seducente Albana di Romagna Docg Passito Fattoria Monticino Rosso sarà perfetto per accompagnare il delizioso dolce. Il colore di questo prezioso vino è quello dell’oro zecchino, limpido e brillante; i profumi intensi di frutta fresca matura si intrecciano con quelli della frutta secca, con i profumi agrumati, le spezie e le delicate note balsamiche. Equilibrato tra freschezza e sapidità, suadente, Albana di Romagna Passito Docg Fattoria Monticino Rosso è da servire a fine pasto in piccoli calici accompagnato da pasticceria secca, torte con la crema, dolci con la ricotta, crostate di frutta, cheesecake; è ottimo con i formaggi erborinati, stagionati serviti con il miele.

Temperatura di servizio 10 - 12 gradi.    Buon lavoro e buon appetito. Neria Rondelli





mercoledì 15 marzo 2023

Lo Chalet delle Terme al Corno alle Scale

Un luogo di ristoro in alta quota entra a far parte del Gruppo Monti Salute Più, a completamento di un’offerta turistica che unisce salute e benessere.


Lo storico chalet “ la Tavola del Cardinale” situato in loc. Polla, alla base delle piste del Comprensorio sciistico del Corno alle Scale oggi si chiama Chalet delle Terme.
Acquisita in gestione dal Gruppo Monti Salute Più la baita è stata completamente rinnovata ed oggi, tornata in piena efficienza, offre un piacevole rifugio agli avventori sportivi e non.

Ma facciamo un passo nel passato e vediamo perchè veniva così chiamata…
Questo locale prende il nome dal Cardinale legato Luigi Capponi che nel 1617, si recò in quei luoghi per redimere un annoso contenzioso, tra i pastori modenesi e quelli bolognesi per i pascoli della zona. Alla fine della ricognizione il Cardinale e il Capitano Pasio dei Pasi, modenese, si fermano in un luogo pianeggiante per rinfrancarsi e pranzare…

Durante gli ultimi lavori eseguiti nello chalet, in un locale adibito a cantina è stata trovata la famosa roccia adibita a tavola, sulla quale si pensa abbiano desinato il Cardinale e il Capitano.



Aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30 allo Chalet delle Terme, si possono gustare piatti semplici di montagna, primi tradizionali, polenta e carni carni alla griglia oltre ai taglieri di formaggi e salumi accompagnati da tigelle e crescentine, secondo i dettami della cucina tipica dell’appenino che unisce le province di Modena e Bologna.
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All'interno della baita c'è anche la possibilità di acquistare prodotti freschi del luogo della Macelleria del Borgo di Lizzano, per portare a casa un po' dei "sapori della vacanza"...


Una volta terminata la stagione invernale, questa zona può essere la base di partenza per gli amanti del trekking o semplicemente per incantevoli passeggiate, attraverso una intensa rete di sentieri lungo i quali ammirare il paesaggio nella quiete più assoluta lontano dalla città.
D’estate è possibile fare escursioni guidate ed anche dedicarsi alla raccolta dei frutti della più vasta mirtillaia della regione.
Molte opportunità anche per gli appassionati delle due ruote che grazie alla Strada delle Terme, completamente mappata e geolocalizzata, che unisce i due villaggi termali di Monterenzio e Porretta.
Lo Chalet delle Terme dista circa una quarantina di chilometri da Porretta, e altrettanti dal capoluogo, può essere il compendio di una giornata trascorsa alle Terme di Porretta.

Livia Elena Laurentino

sabato 11 marzo 2023

La mostra Warhol Haring Basquiat da domani a Bologna

Next Exhibition porta Palazzo Belloni un’importante mostra dedicata a tre icone della pop art mondiale.

Warhol Haring Basquiat, art music and fashion è l’evento dedicato ai tre artisti internazionali per la prima volta a Bologna dall’11 marzo al 18 giugno a palazzo Belloni.
“Si tratta di una mostra dinamica “ così è stata definita dal suo curatore Edoardo Falcioni, “nell’intento di ricostruire l’atmosfera di quegli anni”. Anni in cui la creatività si respirava nei luoghi d’incontro e dove Warhol ,Haring e Basquiat trasformarono gli eccessi degli anni ‘80 in arte.
Uno dei punti focali dell’esposizione è la relazione tra Warhol e la musica; fu un pioniere del disegno delle cover musicali e una rarità è l’esemplare originale autografato dall’autore della copertina del vinile “The Velvet Underground & Nico by Andy Warhol, di cui l’artista fu anche produttore del gruppo per un certo periodo.
Sono presenti numerose copertine degli album di musicisti internazionali, insieme a esemplari originali di chitarre autografate di artisti come Paul Anka, Liza Minelli, Micheal Jackson e Lou Reed.
Warhol è stato definito il padre spirituale di Harring e Basquiat, che con lui frequentavano il Club 57 nell’East Village, di cui Basquiat divenne il curatore artistico e lo decorò con i suoi graffiti. 
Nelle sale di Palazzo Belloni sono presenti le principali cover musicali realizzate Harring, tra cui quella per David Bowie e di Elton John, insieme a foto e oggetti da collezione.


Di Basquiat che alla musica pop preferì il jazz e il Be-pop. Sarà presente una delle 500 rarissime edizioni del 1983 della cover più famosa disegnata da Basquiat con l’amico Rammellzee, Beat Bop considerata il “santo graal del rap”.
Esposta anche una carrellata delle copertine dell’iconico “Interiew Magazine” dove sono ritratte famose star delle show business, da Mel Gibson a Diana Ross, da Yoko Ono a Elisabeth Taylor e altri.


Nel periodo di apertura della mostra, che chiuderà il 18 giugno, ci saranno tre eventi speciali con apertura straordinaria fino alle 23.00: il 25 marzo ART NIGHT in collaborazione col Cassero lGBTI+Center con l’esibizione della Drag Queen Miss Pingy.
Sabato 15 aprile MUSIC NIGHT esibizione site specific del power trio QADMIO, che proporrà suggestioni musicali ispirate alla cultura underground newyorkese.
sabato 20 maggio FASHION NIGHT in collaborazione con Next fashion school con l'esposizione di manichini con abiti ispirati alla mostra e due modelle interpreteranno gli outfit.

INFO Palazzo BELLONI orari di apertura  da mercoledì al venerdì dalle 10 alle 18- sabato dalle 10 alle 19 - domenica dalle 10 alle 18. 
 
Livia Elena Laurentino 

venerdì 10 marzo 2023

TORTELLONI di RICOTTA con BIETOLE, PISELLI & SPECK


La pasta fresca non stanca mai, basta solo un po' d'impegno in più e con erbette fresche, ricotta, piselli appena sgranati, ecco un primo saporito.

TORTELLONI di RICOTTA, BIETOLE, PISELLI E SPECK


Ingredienti per 4 persone : per la sfoglia gr 400 di farina, 4 uova e per il ripieno gr 600 di ricotta fresca, gr 150 di bietole cotte e strizzate, gr 100 di parmigiano reggiano grattugiato, sale, noce moscata
Per il condimento gr 200 di piselli freschi sgranati, gr 100 di speck tagliato a listarelle, 1 scalogno, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, gr 40 di burro.



Lavorare le uova con la farina, impastando bene il tutto sul tagliere poi ricavare un panetto e fare riposare l’impasto. Nel frattempo preparare il ripieno: cuocere le bietole fresche, lavate e private del gambo, un pizzico di sale in un tegame con l’acqua rimasta dopo il lavaggio senza aggiungerne altra; strizzare bene la bietola cotta, tritarla e aggiungerla alla ricotta insieme al parmigiano, un pizzico di sale, una spolverata di noce moscata; amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Tirare l'impasto ottenuto in una sfoglia sottile, ritagliare dei quadrati e farcire ciascuno di questi con un poco di ripieno. Chiudere ogni quadrato a metà formando i tortelloni.



Preparare il condimento. Far soffriggere lo scalogno e lo speck in abbondante olio extravergine d’oliva. Quando lo scalogno è bello biondo e lo speck croccante, togliere lo speck e tenerlo a parte poi nella stessa padella aggiungere i piselli e cuocere per una decina di minuti finché i piselli risulteranno cotti e teneri; se necessario aggiustare di sale.
Cuocere i tortelloni in acqua bollente salata per 3-4 minuti, scalarli e metterli in una pirofila dove si sarà sciolto il burro, poi aggiungere i piselli, lo speck croccante e servire con parmigiano a parte
        

Un calice di Chiar’otto Bardolino Chiaretto Doc Villa Calicantus sarà perfetto per accompagnare i gustosi e saporiti TORTELLONI di RICOTTA, BIETOLE, PISELLI & SPECK
Da un uvaggio di Corvina, Rondinella, Molinara e Sangiovese , Chiar’otto si presenta alla vista con un brillante colore rosato intenso; i profumi sono di frutti di bosco e fiori con piccole note di sottobosco e salmastre.
Di facile beva Chiar’otto è un vino, che con la sua freschezza e mineralità, è adatto da servire all’aperitivo ma è molto versatile quindi perfetto abbinato a pietanze di pesce sia di mare che di lago, con la pizza, con le minestre, con salumi e formaggi, con carni bianche.
Temperatura di servizio 10-12 gradi.
Buon lavoro e buon appetito. Neria Rondelli







lunedì 6 marzo 2023

Ron a Bologna: seconda tappa del nuovo tour


Giovedì 9 marzo Ron sarà al Teatro delle Celebrazioni con Sono un figlio live Tour, che prende il nome dal suo trentesimo album.
Il nuovo lavoro di inediti, anticipato dall’uscita del singolo Abitante di un corpo celeste, contiene 13 brani, alcuni dei quali saranno la colonna portante della scaletta del tour teatrale affiancati dalle grandi canzoni che in quasi cinquant’anni di carriera lo hanno reso uno uno dei cantautori più amati e stimati del panorama cantautorale italiano.
In questo nuovo viaggio nei teatri, dimensione più intima che dà maggior risalto alla raffinata qualità delle canzoni dell’autore pavese, Ron si è avvalso della regia di Stefano Genovese che ha realizzato uno spettacolo “confidenziale”, in linea con le canzoni dell’album e la sensibilità del cantautore.
Ron in questo tour verrà affiancato da alcuni dei giovani autori che hanno collaborato alla scrittura del nuovo album e a Bologna il concerto verrà aperto da Santoianni, coautore di “Questo vento” e “Fino a domani”.
Santoianni , classe 1993, lo scorso anno ha pubblicato l’album “Non ho santi in paradiso”, ed appena uscito “Calpestare”, singolo che anticipa il nuovo album, mentre lui è al lavoro sulla scrittura di brani per altri artisti di fama nazionale.
Sul palco con Ron (alla chitarra, pianoforte e voce) ci saranno Giuseppe Tassoni (piano e tastiere), Roberto Di Virgilio (chitarre), Roberto Gallinelli (basso), Matteo Di Francesco (batteria) e Stefania Tasca (voce).

I biglietti sono acquistabili attraverso i circuiti Vivaticket, Ticketone e Ticketmaster.
La biglietteria del Teatro Celebrazioni è aperta dal martedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 
Tel: 051.4399123 | E-mail: info@teatrocelebrazioni.it).
Livia Elena Laurentino

domenica 5 marzo 2023

GUIDA SLOW FOOD: i magnifici 7 della condotta VALSAMOGGIA LAVINO


Nella nuova guida Osterie d’Italia di Slow Food ci sono ben 7 locali, di cui due new entry ,che appartengono alla condotta Samoggia e Lavino, un evento significativo che sottolinea l’impegno di coloro che vivono ed operano in questo territorio secondo la filosofia del “cibo buono, sano e pulito”. Inoltre è rilevante per un comune di 30 mila abitanti , rispetto alla città di Bologna, dove le segnalazioni sono solamente tre.
I meritevoli, oltre ad Amerigo 1934 a Savigno (già noto nella guida con la chiocciola da molti anni), sono: Trattoria del Borgo, Gradizzolo e Trattoria ai Mugnai a Monteveglio, La Zaira enoteca con cucina a Bazzano, Azienda Vinicola Mastrosasso, Irina e l’agriturismo a Ponte Ronca La Roverella.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le proposte in carta di ognuno di loro.
La Trattoria del Borgo offre tra gli antipasti, oltre al classico tagliere, una Millefoglie di lingua e salsa verde, Terrina di fegatini di pollo con cipolla caramellata, i primi piatti di pasta fresca seguono la tradizione mentre i secondi vanno dal baccalà al vapore al maialino da latte. Ma come anticipato nel sito ci sono dei fuori menù dettati dall’orto, dalla corte e dal mercato.
Nello stesso comune la Trattoria dai mugnai è ospite di un antico edificio dove si molavano i cereali, da cui il nome. Qui la cucina bolognese è di casa dalle crescentine con i salumi al friggione con la polenta, tagliatelle e tortelloni ma anche la zuppa di cipolle, la carne fa padrona nei secondi con stinco, guance di vitello e tartare, ma i vegetariani troveranno verdure con diverse cotture.
Sulle colline di Monteveglio c’è l’azienda Gradizzolo, i vini dei suoi centenari vigneti danno il benvenuto all’ ”agricucina di stagione“ come lo stessi la definiscono...
Tutto a conduzione familiare, gli uomini in cantina e le donne in cucina; niente antipasti nel menù del mese che segue la stagionalità con primi sostanziosi conditi anche con ragù di cortile e l’immancabile cotoletta alla bolognese tra i secondi.


La Zaira Enoteca con cucina in pieno centro storico unisce la cucina semplice e immediata, che attinge al patrimonio contadino con l’utilizzo sapiente delle erbe selvatiche accompagnata ad un’esperta selezione di vini, che privilegiano il territorio dei Colli bolognesi, ma spaziando anche nei vini naturali e sconfinando nello champagne.
L’Agriturismo Mastrosasso  si trova sulle colline di Savigno, attinge dal proprio orto per servire le verdure di stagione, la sfoglia al mattarello è la protagonista dei primi piatti di tradizione bolognese. La carne viene cotta alla griglia e il tartufo qui non può mancare. I vini in tavola sono sono di loro produzione dell’azienda Torricella.
Irina ristorante pizzeria punta sulla tradizione e sul territorio, salumi e formaggi locali sono accompagnati dalle tigelle e dalle crescentine. Primi classici bolognesi compresi i passatelli, secondi di carne e dolci della tradizione come zuppa inglese e pinza.Pizze con impasto a l
La Roverella che viene definito dalla guida “innovativo” è sicuramente il locale più originale tra quelli qui citati, propone un menù fisso che cambia ogni settimana privilegiando principalmente le verdure, anche se talvolta è presente la carne. Su richiesta varianti per vegetariani, vegani e celiaci.
Livia Elena Laurentino

sabato 25 febbraio 2023

ALBANA DEI 2022: i vincitori


Si è svolta a Imola la cerimonia di proclamazione dei vini vincitori della ALBANA DEI 2022.
Il concorso della migliore Albana, ideato e promosso da Carlo Catani e Andrea Spada in collaborazione con il Consorzio Vini di Romagna, è nato per valorizzare e promuovere l’Albana, primo vino bianco ad ottenere la Docg in Italia.
L’Albana è un vitigno a bacca bianca, potente, generoso, con grande personalità che negli anni racconta una storia di vino nato dolce da bere a fine pasto con la ciambella a vino secco, fruttato, floreale, di corpo, con delicati tannini da gustare a tutto pasto.
L’evento, giunto alla 10^edizione, negli anni ha fatto conoscere ed apprezzare sempre più questo grande vino bianco.
Due sono i riconoscimenti assegnati ai vignaioli romagnoli che con grandissimo impegno e dedizione si sono appassionati nella produzione dell‘Albana: il premio ALBANA DEI ai migliorI Albana Romagna Docg Secco e L’INDIGENO DEL CUORE premio Valter Del Pane ai migliori vini di Albana Docg Secco da sole uve di Albana in purezza. Ad aggiudicarsi il primo posto in entrambe le categorie è stata “Vitalba “2021 Azienda Tre Monti di Imola che nella categoria ALBANA DEI condivide il primo posto ad aequo con” Codronchio “2020 Azienda Fattoria Monticino Rosso di Imola. A seguire nella categoria ALBANA DEI al 2 ^ posto “Tenuta Massellina “ 2021 Azienda Masselina di Castebolognese e 3^ posto Albana 2021 Tenuta Colobranda di San Vittore di Cesena. La classifica di INDIGENO DEL CUORE vede : 
1° posto Vitalba 2021 - Azienda Tre Monti di Imola
2° posto Codronchio 2020 - Azienda Fattoria Monticino Rosso di Imola.
3° posto ex aequo Albana secco 2021- Tenuta Colobranda di San Vittore di Cesena e Fondatori GP - Azienda Merlotta Imola.
Gli altri finalisti erano: G.G.G. 2020 Azienda Giovannini di Imola e Montemar  2021 Azienda Spalletti Colonna di Paliano, Savignano sul Rubicone.
Gli aequo di questa edizione ALBANA DEI 2022 hanno evidenziato e confermato il costante impegno, la dedizione e il grande miglioramento raggiunto dai produttori romagnoli di Albana.

Neria Rondelli

venerdì 24 febbraio 2023

LASAGNE con ZUCCA & PORRI


Le lasagne con zucca e porri sono un primo piatto ricco, saporito e colorato, totalmente vegetariano perfetto per il pranzo della domenica.

LASAGNE con ZUCCA & PORRI


Ingredienti per 6 persone gr 250 di lasagne all’uovo, gr 500 di zucca, 5 porri, gr 100 di mozzarella, gr 150 di caciocavallo grattugiato ( grana o altro formaggio a piacere), qualche foglia di salvia, 1 rametto di rosmarino, ml 500 di besciamella, olio extravergine di oliva, sale, pepe


Per preparare queste lasagne iniziare con la zucca: tagliarla a metà, eliminare la buccia, i semi e ridurre la polpa a cubetti. Mettere un filo di olio extravergine di oliva in una padella e cuocere la zucca con la salvia, il rosmarino, sale e pepe. Nel frattempo pulire lavare sotto acqua corrente i porri e tagliarli a fettine sottili poi rosolarli, in un’altra padella, con un filo d’olio, sale e pepe. Preparare anche la besciamella seguendo la mia ricetta Oggi ci sono le crespelle filanti.
Grattugiare il caciocavallo o il formaggio scelto e tagliare a cubetti la mozzarella. Ora che tutti gli ingredienti sono pronti iniziare con comporre le lasagne.



Prendere una pirofila da forno e creare uno strato di besciamella, poi un primo strato di sfoglia fresca; distribuire sopra la zucca, i porri, un poco di besciamella, qualche cubetto di mozzarella e una generosa manciata di caciocavallo grattugiato; proseguire in questo modo fino alla fine degli ingredienti. 



Cuocere le lasagne a 180 gradi per 25 - 30 minuti in forno già caldo e saranno cotte al punto giusto quando in superficie si sarà formata una crosticina abbrustolita colore biscotto.
Sfornare le LASAGNE con ZUCCA & PORRI e lasciarle riposare alcuni minuti prima di servire. 

Un calice di armonioso Graminè Pinot Grigio Igp Vigneti delle Dolomiti Azienda Agricola Longariva (Rovereto) sarà perfetto per accompagnare le gustose LASAGNE con  ZUCCA & PORRI.

Pinot Grigio in purezza, colore ramato come la buccia di cipolla, brillante,
Graminè profuma di fiori e di frutta; in bocca è fresco, delicato, asciutto, delicatamente minerale; è il vino da bere a tutto pasto e si abbina bene a una grande varietà di piatti: dagli antipasti a pietanze di pesce, ai risotti, a paste sfiziose, carni bianche, pietanze vegetariane.

Temperatura di servizio 10 - 12 gradi

Buon lavoro e buon appetito. 

Neria Rondelli



venerdì 17 febbraio 2023

Carnevale = SFRAPPOLE


Le sfrappole sono il dolce di carnevale tipico di Bologna. Semplicissimo, sottilissimo, leggero, croccante, una nuvola di zucchero a velo. 
Questa è la ricetta di casa mia… 

LE SFRAPPOLE DI CARNEVALE


Ingredienti per 10 Sfrappole circa 1 uovo, gr 180 di farina, 2 cucchiai di aceto di mele, 2 cucchiai di liquore all’anice, 2 cucchiai di olio di girasole, 1 pizzico di sale, zucchero a velo per spolverizzare, olio di semi per friggere.

Versare sul tagliere la farina, formare un cratere nel quale mettere l’uovo, l’olio di girasole, il liquore, l’aceto e un pizzico di sale. Impastare con energia fino ad avere un composto omogeneo, morbido ed elastico; fare riposare l'impasto per 1 ora e anche più. Per le Sfrappole consiglio di usare la macchinetta per tirare la sfoglia così si avrà una pasta sottile e omogenea uguale in tutte le sue parti; comunque si può tritare la sfoglia anche con il matterello. Ricavare dalla sfoglia dei rettangoli larghi circa 4/5 cm e lunghi circa 10/12 cm. Scaldare, in un tegame dai bordi alti l'olio di semi di arachide, e friggervi le sfrappole : mettere un rettangolo alla volta nell’olio bollente formando una sorta di nastro muovendolo delicatamente con l’aiuto di una forchetta; quando la sfrappola sarà bella dorata scolarla con il ragno da cucina e farla asciugare dall’olio in eccesso su carta assorbente; continuare così fino ad esaurire tutti i rettangoli di pasta.

Servire LE SFRAPPOLE DI CARNEVALE cosparse con abbondante zucchero a velo. 

Un calice di Anteprima Lambrusco di Sorbara Dop Semi Secco Azienda vinicola Garuti Vini sarà perfetto per accompagnare LE SFRAPPOLE DI CARNEVALE.

Rosso rubino intenso, spuma persistente Anteprima ha accattivanti profumi di viole e rose selvatiche, di frutti di bosco e fragoline selvatiche. In bocca è morbido, vinoso, fruttato, invoglia a berne ancora un calice. Anteprima è il vino ideale da gustare sia con le crescentine fritte, le tigelle e i salumi tipici modenesi che con un buon dolce da credenza, con le caldarroste e perché no anche con i dolci di carnevale,

Temperatura di servizio 10 gradi.     Buon lavoro e buon appetito. Neria Rondelli