I danni ammontano a oltre 100 milioni di euro per i 37 caseifici e i 600 allevamenti coinvolti, con circa 600.000 forme cadute della quali un quinto sono andate distrutte o convertite con la fusione: tuttavia il bilancio si è chiuso con una buona tenuta dei consumi , ma un forte calo delle quotazioni.
6 milioni di pezzi di punte di formaggio sono state acquistate senza transitare dalla grande distribuzione , il che sta a significare il grande gesto di solidarietà che la popolazione italiana ha messo in campo per aiutare i produttori in grande difficoltà. questo è stato un aiuto molto importante, non solo in termini economici, perchè ha fatto si che le zone distrutte dal terremoto non si sentissero abbandonate e avessero la forza per continuare a lavorare.

L' export invece continua a dare ottimi risultati che negli ultimi 5 anni è stata del 94,4 % totale, mentre è rilevante segnalare il mercato asiatico che ha superato il 33%,con un significativo aumento del Giappone (48,8%). È chiaro quindi che il futuro guarda all'esportazione, ma sempre con una massima tutela del prodotto, infatti anche a fronte di una grande richiesta da parte dei mercati esteri non sarebbe possibile aumentare la produzione che comunque non può superate i 3 milioni di forme.
La produzione del parmigiano reggiano è comunque vincolata al fatto che il disciplinare è molto rigoroso e limitante essendo legato ad una tradizione centenaria, ed al territorio che lo rendono inimitabile.
Livia Elena Laurentino