Per la
sua quinta edizione Patata in Bo, la
manifestazione dedicata al tubero più diffuso nel mondo, non solo durerà dal
1°ottobre al 6, con un ricco cartellone di eventi, ma può registrare una serie di numeri importanti
legati ai diversi contesti legati all’evento. Eccone alcuni: in Italia saranno
circa 600 i ristoranti, tra cui 40 stellati, che hanno aderito, tra questi 240 in Emilia Romagna e 90 in provincia di Bologna di
cui una trentina solo sotto l’egida delle due torri.
Con
una preview a Palazzo Re Enzo, uno dei luoghi più prestigiosi della città, il 30
settembre i 30 ristoratori bolognesi, che durante la kermess avranno in menù un
piatto dedicato alla patata,durante la serata di gala, lo presenteranno agli
ospiti.
La
manifestazione, nata da un’idea di Gianluigi Veronesi e dal suo impegno nella
promozione della patata bolognese,la prima ad aver ottenuto la Dop in Italia,
oggi è un progetto che coinvolge numerosi consorzi come quello del Parmigiano
Reggiano, la Mortadella di Bologna, Cia, Apofruit. Consorzio Patata di Bologna
ed altri, oltre ad aziende ed istituzioni.. Dopo la serata di gala , durante
tutta la settimana sono previste molti appuntamenti tra cui il convegno
nazionale “Potato, underground treasure”, dedicato alla lotta contro lo spreco
alimentare e cui prenderanno parte relatori di fama internazionale, che si
terrà mercoledì 2 ottobre in Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.
Il 3
ottobre in piazza Re Enzo, dalle 10 alle 20, l’Associazione Panificatori
Bolognesi avrà una sua postazione, in cui verrà venduto il tradizionale pane alle patate
preparato secondo l’antica ricetta ed il ricavato donato alle attività caritatevoli di
San Petronio.
La
manifestazione si concluderà il 6 ottobre con la conquista di un Guinness,
presentato da Giorgio Comaschi e che vedrà al lavoro 30 chef per la
realizzazione dello sformato di “ Patate
alla bolognese”, antica ricetta petroniana, che però dovrà essere lungo quanto
la Torre degli Asinelli. Livia Elena Laurentino