domenica 10 novembre 2013

SAN MARTINO Castagne...e vino !

                


























È la tradizione...si mangiano castagne di Castel Del Rio e si beve Cagnina di Romagna, abbinamento perfetto. Le castagne dove le troviamo? Se non avete voglia di andare fino a Castel Del Rio per acquistare le castagne, basta andare il sabato mattina al "Mercato della Terra" di Bologna.


 Lì troverete il banco dell'azienda agricola " Il Castagneto"di Castel del Rio che ha una scelta di eccellenti marroni da agricoltura biologica, farina di castagne, confetture, marroni sciroppati ed infine "castagne dell'antico castagneto" del '700 che produce meravigliosi frutti che devono essere gustati rigorosamente lessati  oppure adatti  per la preparazione dei dolcissimi marron glacés.


E il vino? È un vino tipico della Romagna prodotto in una sola tipologia "CAGNINA di ROMAGNA DOC". Ottenuto dal vitigno Refosco dal Peduncolo Rosso di antica coltivazione, vino rosso dolce o amabile, pronto da bere dopo un brevissimo passaggio in botte, si può degustare già una settimana dopo la vinificazione, comunque da bere giovane,fresco,al massimo in annata.La storia racconta che le barbatelle del vitigno 'Refosco dal Peduncolo Rosso', originarie dalla Dalmazia e dall'Istria, vennero portate in Romagna dai Bizantini in occasione dell'importazione di pietra calcarea per la costruzione dei monumenti storici di Ravenna. Le prime notizie di questo caratteristico vino, risalgono al XIII secolo e si riferiscono alla vite ed al vino friulano (barbatelle di Terrano d’Istria o del Carso, sinonimi di Refosco d’Istria o del Carso), che coltivato nel forlivese e nel cesenate assunse il nome di Cagnina.
Le caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti sia dal Refosco sia dalla Cagnina sono simili, anche se in Romagna, vuoi per il diverso territorio , vuoi per le differenti tecnologie di vinificazione si ottiene un vino caldo, morbido e carnoso. Le sue principali caratteristiche sono il color rosso violaceo, il profumo spiccatamente vinoso, caratteristico  odore del dopo fermentazione, e spiccati sentori di piccoli frutti rossi. A tavola, oltre alle castagne, si abbina piacevolmente alla ciambella, alle crostate con frutta. Temperatura di servizio 10-12 gradi.
San Martino si festeggia l'11 novembre
E l'estate di San Martino? È il preciso periodo autunnale durante il quale, a seguito dei primi freddi notturni, si verificano solitamente condizioni climatiche di tempo bello e relativo tepore, dura solo 3 o 4 giorni. La tradizione vuole che in questo periodo un tempo, si rinnovassero i contratti agricoli annuali, da  cui il detto : " Fare San Martino" cioè traslocare. La tradizione inoltre vuole che in questi giorni vengono aperte le botti per il primo assaggio del vino nuovo, che di solito viene abbinato alle castagne. Questa tradizione viene celebrata anche in una celebre poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino. 
L'estate di San Martino viene festeggiata in tutta Italia con numerose feste e sagre. Neria Rondelli
P.S. Le ricette? Domani !