Pur essendo appassionata …di cibo e vino, detto
prosaicamente o semplicemente, o meglio di enogastronomia, o ancora in versione
più trendy …gourmand, finalmente sono andata ad Enologica 2013 perché vincendo
la pigrizia che sulla sottoscritta. ahimè , può più della gola, finalmente la manifestazione è approdata a
Bologna, risparmiandomi di raggiungere Faenza dove si è svolta per 16 anni, da quando è stata creata.
Gian Luca Gorini |
Dopo una rapida visita a Palazzo Re Enzo, dove la
manifestazione aveva il suo “cuore pulsante”, vista la presenza di circa 120
aziende vinicole che in degustazione consentivano l’assaggio del meglio della
loro produzione, insieme a Neria, sommelier molto più brava della sottoscritta
nonché ottima cuoca, regista delle Gustosità
omonime, siamo inevitabilmente
approdate al Teatro degli Chef , invitate
dalla collega Martina Liverani che ci aveva segnalato l’appuntamento con
Gianluca Gorini, giovane chef molto
promettente.
Il fil rouge che quest'anno legava gli appuntamenti era la Koinè adriatica
La segnalazione si è rivelata preziosa visto che lo chef ci ha subito conquistate
con un piatto, all’apparenza sì semplice, ma che aveva comunque richiesto molta cura nella sua preparazione,
e dove era possibile cogliere la personalità anche dello chef
Franco Cimini |
L’altro appuntamento rivelazione è stato quello con Franco
Cimini che, in quel di San Giovanni in Persiceto a ovest di Bologna lungo la
via Emilia, ha saputo coniugare le sue radici abruzzesi con la terra emiliana
in cui vive.
Interpretando il tema di Enologica 2013, Cimini ha trasformato il
tortellino, sostituendone il
tradizionale ripieno con quello
fatto con la gallinella ( intesa come pesce ) cotta a bassa temperatura e il
ravigiolo , tipico formaggio romagnolo, ma immerso comunque in un leggero brodo di
cappone.
A questo punto che dire ? Sublime !
Livia Elena Laurentino