martedì 28 febbraio 2017

Pia Tuccitto ospite a Don’t tell my mom - Ex Forno Mambo


Chi noi nella sua vita non ha tenuto nascosto qualcosa alla propria mamma ? Forse tutti un piccolo segreto ce l'hanno e adesso se ci si vuole liberare dal “senso di colpa” si può salire sul palco di “Don’t tell my mom” e “confessarsi” pubblicamente. Succede anche a Bologna, l'ultimo martedì del mese, all’Ex Forno Mambo in via Don Minzoni 14, dove persone comuni si mescolano a comici, attori , cantanti , ognuno con la sua storia da raccontare in 10 minuti. Questa sera allo story show ideato da Matteo Caccia, autore e conduttore radiofonico di Radio2 e Radio24, parteciperanno tra gli altri, Gianluca De Angelis di Zelig, il noto scrittore Ugo Cornia e la rocker Pia Tuccitto.
Tutti per una volta possono diventare protagonisti e provare l'emozione di salire su di un palco, a nessuno viene negato un applauso !
L'appuntamento è alle ore 21.00 con sette storie da ascoltare, l'ingresso è gratuito e se volete provarci basta inviare la propria candidatura via mail a : nonditeamiamammaBO@gmail.com. Laura Neve 

lunedì 27 febbraio 2017

Il Prato nel Piatto - La Pratolina


Bellezza e semplicità in un unico fiore
Il nome latino della piccola margheritina di campo è Bellis perenni, bella, graziosa. In inglese invece il suo nome è Daisy da day’s eye, occhio del giorno, per la sua meravigliosa capacità di riaprirsi al mattino. E’una pianta diffusissima e molto apprezzata soprattutto per la sua elegante bellezza e ricopre i campi tra febbraio e marzo. E’ considerata pianta infestante, ma credo che nei cuori di tutti noi, essa occupi un posto speciale di tenerezza. La pratolina può rappresentare a tutti gli effetti il fiore della nostra fanciullezza, cresce in luoghi freschi, nei piccoli spazi verdi della nostra città, nei luoghi incolti, insieme all’amata camomilla negli oliveti e nei pascoli. E’ il fiore della semplicità e dell’innocenza, e molto apprezzata per la sua generosa diffusione, in più è un fiore ricco di proprietà benefiche e inaspettate. Amo molto queste dolci creature, loro adornano i nostri prati rammentandoci l’abbondanza di cui solo Madre Natura è capace, e ci mostra la bellezza della semplicità di una piccola rosetta in fiore capace di moltiplicarsi all’inverosimile! Quando ho la possibilità di coglierla in luoghi incontaminati amo usarne le foglioline tenere e fresche, in piccole quantità, dentro le misticanze. I fiori, detti capolini, li aggiungo dopo aver condito l’insalata. I fiori li metto sempre in ultimo rammentando al mio ospite che questi fiori sono edibili. Una misticanza in fiore servita così porterà gioia nei cuori di tutti i commensali! Colgo l’occasione per dirvi che tutto ciò che decidiamo di mettere nel piatto da servire a tavola, deve essere commestibile, i fiori non si mettono solo per guarnizione, al di là della loro preziosità, loro apportano carattere, qualità e sapore. Sono una nota di gioia, di colore e di bellezza.

Si narra che i chirurghi dell’antica Roma ordinassero agli schiavi di raccogliere sacchi pieni di margherite per estrarne il succo con cui bagnare le bende da utilizzare in caso di ferite e lividi. Ad oggi In omeopatia è un rimedio per traumi e dolore. Che meraviglia vedere come una pianta così piccola abbia un potere così grande!


Ed ora ecco qui la mia ricettina margheritosa : Risotto carciofi e Pratoline per annunciare la primavera
La preparazione di questa ricetta comincia con la cottura del riso integrale che richiede tempo e cura. Ecco come fare: per cominciare vi consiglio di sciacquare il riso integrale sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali impurità in esso contenute. Cuoceremo il riso in un tegame a fondo spesso provvisto di coperchio. Mettete il riso in pentola coperto di acqua (la proporzione con l’acqua è 1:2) e condite con un po’ di sale integrale dell’Atlantico che è ricco di minerali e saporito, è un sale prezioso e buono. Portate ad ebollizione, poi abbassate la fiamma al minimo, coprire col coperchio e fare cuocere per 30’ circa a circolo di vapore. Mentre il riso cuoce preparate il ragù di carciofi: mondate e tagliate sottilmente 2 bei carciofi. Metteteli in padella con uno spicchio di aglio, un dito di acqua e un filo di olio evo. Saltateli in padella a fuoco vivo e verso fine cottura salate e pepate. A fuoco spento cospargere con una bella manciatina di prezzemolo ottima fonte di vit. C, vit A, calcio e ferro. Trascorsa la mezz’ora di cottura spegnete il fuoco e lasciate riposare il vostro riso senza togliere il coperchio per altri 10’. Una volta aperta la pentola noterete che il riso avrà assorbito tutta l’acqua mantenendo così le sue proprietà nutritive. Conditelo con un filo di olio evo crudo, aggiustate di sale e condite con un cucchiaino di curcuma che è un ottimo antiossidante e depurativo, e poi disponete il vostro risotto in un anello da budino oliato che capovolgerete in un piatto da portata. Condite con il ragù di carciofi e pratoline. Anche solo con un filo d’olio il riso integrale è ottimo e molto saziante. Piatto semplice e goloso

Il Riso, nella cucina orientale, nella sua forma integrale, è considerato l’alimento più equilibrato.
Preferibile al riso brillato perché il prezioso contenuto di aminoacidi essenziali in esso contenuto, viene perduto con la raffinazione. Nutriente e digeribile, aiuta l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso. Dà energia, tonifica il sistema nervoso, e riequilibra la funzionalità del tratto digerente. È da sempre considerato un efficace rimedio contro i disturbi intestinali. È un eccellente energetico e rimineralizzante, indispensabile durante la crescita e nei periodi di super lavoro. Il carciofo invece, è un fiore che deriva dal cardo selvatico, ha un sapore deciso, si consuma sia crudo che cotto, e le vit. A,B1, B2, e C sono contenute in esso in quantità rilevante.

Sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingrediente principale della grande ricetta che è la Vita! Un abbraccio dall’Erbana, figlia del Cielo e di Madre Terra

sabato 25 febbraio 2017

Bacalà alla Vicentina celebrato da un francobollo.


Questo francobollo dedicato al Bacalà alla Vicentina sarà emesso il 1 marzo p.v. nel giorno della ricorrenza del 30 esimo anniversario della fondazione della Confraternita del Bacalà alla Vicentina, l'associazione nata per divulgare e tutelare la ricetta tipica. Il valore bollato che fa parte della serie tematica "le eccellenze del sistema produttivo ed economico" è stato presentato ufficialmente il 23 febbraio nella Sala degli Stucchi del Comune di Vicenza alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti della Confraternita. Questo francobollo, che celebra il bacalà alla Vicentina, è il primo dedicato ad una ricetta tipica della tradizione italiana: alcune analogie, ma solo similari ci sono con quello precedente che ha celebrato la sagra dell’Amatriciana (una festa e non un piatto) ed altri francobolli dedicati ad alcuni prodotti alimentari, solitamente in concomitanza con un anniversario speciale dell’azienda produttrice. Si tratta quindi di un'occasione unica per i collezionisti che dal 1° marzo potranno acquistare il francobollo, il bollettino con la storia del bacalà alla Vicentina, la cartolina a tema e anche un folder con cartoline e francobollo. Successivamente, verrà apposto l’annullo ufficiale, con un timbro creato per l’occasione, che riproduce la grafica del valore bollato. Negli uffici postali di Vicenza e Sandrigo, aperti fino alle ore 20, ci sarà un annullo speciale, che sarà ripetuto con un secondo nel mese di settembre in occasione della Festa del Bacalà alla Vicentina. Altre informazioni : Ufficio Stampa Confcommercio Vicenza: tel. 0444 964300, ufficio.stampa@ascom.vi.it. Pro Loco Sandrigo: tel. 0444 658148. Livia Elena Laurentino



venerdì 24 febbraio 2017

Gustosità di Neria - Topini di Carnevale



Deliziosi, morbidi, cremosi ed allegri dolcetti per festeggiare il Carnevale. Il nome lo prendono dalla forma di queste piccole frittelle con la codina che si forma quando il fluido impasto cade nell'olio bollente. Sono talmente buoni che uno tira l'altro. Se ne preparano delle montagne ma non ce ne sono mai abbastanza...

La ricetta dei TOPINI DI CARNEVALE  


Ingredienti per 40 dolcetti 200 gr di farina, 4 cucchiai colmi di zucchero, 8 cucchiai di marsala secco, 2 cucchiai di olio di semi di girasole, 2 uova, 1 cucchiaino di lievito per dolci, zucchero a velo, olio di arachide per friggere.


Con una frusta elettrica montare le uova con lo zucchero poi aggiungere tutti gli altri ingredienti continuando a mescolare fino ad ottenere un impasto fluido e filante.

Fare riposare il composto in frigorifero fino al momento di friggere.
Scaldare molto bene abbondante olio di semi di arachide in un tegame a bordi alti.
Con l'aiuto di 2 cucchiaini fare cadere l'impasto nell'olio bollente. 
Si gonfierà ed immediatamente le piccole palline con codina saliranno a galla. 


Farle dorare bene rigirandole delicatamente, scolarle su carta assorbente e spolverizzarle con zucchero a velo. 




Servire i TOPINI DI CARNEVALE tiepidi con un calice del buonissimo Vino Marsala Vecchio Florio Secco Doc con il quale ho preparato i dolcetti. Questo vino liquoroso, ottenuto da un uvaggio di uve a bacca bianca, Grillo e Cataratto, con aggiunta di mosto cotto e distillato di vino, ha un brillante colore ambrato; il fine profumo ha sentori di vaniglia e frutta passita; il sapore è caldo e morbido con un piacevole retrogusto di mandorle amare e uva passa. Temperatura di servizio 14 -16 gradi.
Buon lavoro e buon appetito ! Neria Rondelli





giovedì 23 febbraio 2017

Il 4 e 5 marzo torna Spirit of Scotland – Rome Whisky Festival


Spirit of Scotland – Rome Whisky Festival torna a Roma per la sesta edizione dell'evento più interessante dell'anno. Sabato 4 marzo e domenica 5 saranno le due giornate interamente dedicate al whisky con eventi, degustazioni, masterclass di brand quali Isla of Jura, Dalmore e Wemyss Malt e seminari sulla mixology, per la quale saranno presenti Erick Lorincz, Head Bartender dell’American bar del Savoy Hotel di Londra, Filippo Sisti, barman di Carlo Cracco e bartender internazionale, Fabio Bacchi, bartender, bar manager e fondatore ed editore del magazine specialistico BarTales e i bartenders dell’Oriole cocktail Bar di Londra, capitanato da Luca Cinalli e Gabriele Manfredi.
Di grande interesse sarà il seminario Mezcal Vs Whiskey(y) in uno scontro a quattro. nella giornata di sabato otto bartender si sfideranno nel torneo, a eliminazione diretta, Balan&Partnenes Mixology Contest.
Per i collezionisti, il consueto appuntamento con il nuovo imbottigliamento ufficiale in serie limitata realizzato appositamente per il festival, oltre alla possibilità di ammirare le bottiglie vintage e rare presentate, nell'apposita area riservata da un collezionista che ha lavorato per Whisky Auction.In perfetto stile scozzese sarà l'area gourmet dove si potranno assaggiare in abbinamento al whisky dalle ostriche al cioccolato, dal salmone all'haggis.
Roma - Salone delle Fontane all'Eur 
- Via Ciro il Grande, 10
Ingresso Intero: 10 euro - da diritto al bicchiere serigrafato del Festival, alla racchetta porta bicchiere e alla Guida
Ridotto: 7 euro - per accompagnatori che non bevono o per i bambini sopra i 12 anni e non prevede le upgrades del biglietto intero.
Le degustazioni saranno a pagamento e il sistema sarà quello dei gettoni del valore di 1 euro ciascuno. Il prezzo di ciascuna degustazione sarà a discrezione di ciascun espositore.
programma e info dettagliate www.spiritofscotland.it Livia Elena Laurentino 

lunedì 20 febbraio 2017

Il Prato nel Piatto - L' Equiseto

Libereso quando si trattava di parlare dell’equiseto era sempre molto divertito. Ci mostrava la “pianticella” e l’accarezzava strappandone un ciuffetto per mostrarci come essa si fosse salvata dall’estinzione ai tempi dei dinosauri. In ascolto delle sue parole eravamo tutti rapiti come ingenui bambini che ascoltano la storia della Creazione per la prima volta.
Data la premessa, pare quasi inutile dirvi che l’equiseto è una pianta molto antica. E’ un fossile vivente, dove cresce vuol dire che ci sono presenze di acqua. Ha un fusto sotterraneo che si ramifica e striscia sottoterra, è un’unica pianta che sbuca in tanti posti. Contiene molti minerali, soprattutto silice. Va benissimo per l’osteoporosi, per i bambini che crescono. Una volta raccolta la pianta in un luogo pulito ed essiccata, se ne fa una polvere da utilizzare in cucina per aiutare il nostro corpo ad assorbire la silice che verrà tramutata in calcio. Quindi l’equiseto esalta l’attività del Silicio, minerale necessario per la formazione della cartilagine articolare e dei tessuti connettivi. Rinforza il tessuto connettivo e svolge un’azione antisettica. La sua struttura articolata e la consistenza ricordano quella di uno scheletro, difatti secondo le segnature antiche l’equiseto governa le parti ossee del corpo. Partecipa alla costituzione del collagene, dà tono e cura la fragilità ossea. Per rafforzare le ossa indolenzite dal freddo dall’inverno possiamo preparare una polvere verde prato a base di ortica, piantaggine, equiseto e buon miele.



La ricetta che vi dono oggi mi è stata ispirata dall’amica Cristina Aprato durante una passeggiata rigenerante in un bosco di castagni centenari. Donatevi la possibilità di recarvi in un bosco pulito e raccogliete un fascio di equiseto. In un bel tritatutto potente tritate un mazzo di equiseto con un pugnetto di farina, riducetelo in polvere ottenendo una bellissima polvere verde brillante, clorofilla pura.

La Piadina Verde dell’Erbana  La Piadina è semplice e veloce da preparare. Vi verrà in aiuto ogni volta che vi ritroverete senza pane e cercate il piacere di qualcosa di caldo e non troppo panoso. In una ciotola capiente , io la preferisco di acciaio, non amo la plastica e di vetro così grande potrebbe rompersi, unite le polveri: farina, la polvere verde di equiseto, sale e un pizzico di bicarbonato. Poi versatevi sopra acqua tiepida e dell’olio Evo. Per le dosi affidatevi al vostro istinto. Impastate, e ottenuto un bel impasto tagliatelo in pezzetti della grandezza di un pugno, modellateli tra le mani fino a formare delle palle, posatele su un piatto e lasciatele riposare coperte per almeno 10’. Nel frattempo temperate sul fuoco una padella o l’apposito testo. Con un piccolo mattarello stendete le piade e man mano le cuocete. La giusta cottura si riconosce dalle macchie che compaiono sulla piada una volta cotta. Accompagnate le vostre piade con creme sfiziose, con il pesto dell’Erbana o con verdure a scelta. La piadina è ottima anche mangiata da sola, nel tal caso potreste arricchirla con qualche seme oleoso aggiunto nell’impasto o cosparsi sulla piada mentre la tirate al mattarello unendo anche qualche granello di sale di Cervia taglio medio-grosso.


Tenendo presente che l’equiseto è un grande rimineralizzante, questa piadina oltre ad essere di gusto gradevole è una mano santa per il bene di ossa e giunture, soprattutto durante la stagione fredda causa di appesantimenti dovuti a muchi e acque stagnati.
Che il cibo sia la nostra medicina  


Sperimentate sempre e abbiate cura di voi! Io son l’Erbana, figlia del Cielo e di Madre terra 
Beatrice Calia 

venerdì 17 febbraio 2017

Le Gustosità di Neria -TIRAMSÙ alla RICOTTA, PERE & CIOCCOLATO


Questo che ho preparato è un tiramisù alternativo, goloso, leggero e non molto calorico. L'ho preparato senza uova così l'ho ulteriormente alleggerito e tutti in famiglia l'hanno potuto gustare, anche la mia piccola nipotina. È un dessert facile, veloce, da provare assolutamente.

La ricetta TIRAMSÙ alla RICOTTA, PERE & CIOCCOLATO



Ingredienti per 4 persone 300 gr di ricotta fresca ben sgocciolata, 200 gr di panna fresca, 70 gr di zucchero a velo, 1 cucchiaio di crema di cioccolato amaro, 8 savoiardi, 2 pere, 1 stecca di cannella, 1 bicchiere di vino dolce, 2 cucchiai di zucchero di canna.
Iniziare preparando le pere che devono cuocere e raffreddare bene. Sbucciarle, tagliarle a cubetti conservando intere le cime che andranno poi caramellate per decorare il dolce. 
In un pentolino mettere le pere con il vino dolce, la cannella ed un cucchiaio di zucchero di canna; cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti.

Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. 
In un altro pentolino sciogliere il rimanente zucchero di canna fino a renderlo caramellato, immergere le cime delle pere e lasciare raffreddare. 
In una ciotola aggiungere la ricotta , lo zucchero a velo e amalgamare il tutto con una frusta elettrica sino ad ottenere una crema morbida e soffice. 
Montare ora la panna fresca ed incorporarla delicatamente alla crema di ricotta. Immergere velocemente i savoiardi nel succo delle pere cotte. 
Distribuire sul primo strato di savoiardi, uno strato di crema di cioccolato amaro, uno strato di pere ed uno stato di crema alla ricotta. Procedere allo stesso modo con il secondo strato e concludere con uno strato di crema, ancora un filo di crema al cioccolato e decorare con le pere caramellate.

Trasferire il TIRAMSÙ alla RICOTTA, PERE & CIOCCOLATO in frigorifero per almeno 1 ora prima di servirlo. In abbinamento servire lo stesso vino dolce con il quale si sono cotte le pere. Io ho usato l'aromatico, intenso e fruttato Zibibbo Terre Siciliane Igp Pellegrino per cuocere le pere quindi l'ho servito con il mio TIRAMSÙ ALLA RICOTTA, PERE & CIOCCOLATO. Temperatura di servizio 8 - 10 gradi. Buon lavoro e buon appetito !
Neria Rondelli

mercoledì 15 febbraio 2017

Bologna ricorda Lucio Dalla con A Casa di Lucio va in città


Bologna torna a celebrare Lucio Dalla, a cinque anni dalla sua scomparsa, il 2, 3 e 4 marzo prende il via il format A Casa di Lucio va in città. Voluto dalla Fondazione con la consulenza artistica di Elastica ed il supporto di CNA Servizi Bologna in collaborazione con la Camera di Commercio e il Patrocinio del Comune, il progetto che due anni fa era iniziato proprio dalla casa del cantautore, da quest'anno abbraccia idealmente l'intera città.
La Torre dell'Orologio sarà il centro focale per scandire il tempo ed ogni 15 minuti si diffonderanno le note e la voce di Lucio, proprio per ricordare una delle emozioni che l'artista provava, nonostante la popolarità, quando sentiva una sua canzone riprodotta alla radio o canticchiata da qualcuno. L'istallazione sonora curata da Hubert Westkemper sarà anche itinerante con l'aiuto di biciclette e risciò che percorreranno il centro storico. Ma A Casa di Lucio va in città sarà soprattutto un modo per ripercorrere i luoghi più cari al cantautore,  proprio partendo dalla casa natia in piazza Cavour  si potranno visitare otto posti che Lucio amava frequentare come i due ristoranti Da Cesari in Via De' carbonesi e la Trattoria daVito, in via Musolesi, oltre ad altre dimore ed i luoghi in cui ha composto, lavorato ma soprattutto creato... 
Si alterneranno guide d'eccezione per questi tour: Ernesto Assante, Gino Castaldo, Giorgio Comaschi, Marco Marozzi, Emilio Marrese e Pierfrancesco Pacoda, giornalisti, esperti di musica e talvolta amici personali, oltre che conoscitori della città che si faranno interpreti di aneddoti e racconti sulla via del cantautore. 
Non mancherà la visita alla casa di Via D'Azeglio. 
La sera del 2 marzo è in via di definizione la realizzazione di un concerto nella casa di Lucio.
Attraverso l'hastag #CantaLucio si raccoglieranno testimonianze di tutti coloro che vorranno postare foto, brevi video per ricordare questi momenti e ogni giorno la migliore verrà premiata con un ingresso per due persone alla Casa di Lucio Dalla.
I biglietti per i tour saranno in vendita dal 20 febbraio a 15 euro direttamente dal sito www.acasadilucio.it e presso Bologna Welcome in Piazza Maggiore tutti i giorni  dalle 9.00 alle 19.00 - domenica e festivi dalle 10.00 alle 17.00 Livia Elena Laurentino

lunedì 13 febbraio 2017

Il Prato nel Piatto - Il Rosmarino

Meraviglioso Rosmarino, la rugiada di mare

Consiglio a tutti di coltivare la sana abitudine di circondarsi di profumate erbe aromatiche. Non occorre avere un giardino o terrazze enormi per poter stare in compagnia delle care aromatiche. Esse ci trasmettono forza, determinazione, tengono pulito il nostro spazio vitale a livello energetico e profumano le nostre case. Oggi voglio parlarvi di una pianta a me particolarmente cara: il rosmarino, altrimenti detta Rosemary.

RoseMary è una pianta straordinaria che potrebbe abitare in quasi tutte le case e i giardini del bacino Mediterraneo. Nel portamento assomiglia a un grande fuoco profumato che si innalza al cielo e quando è in fiore pare quasi una grande preghiera ingioiellata di piccole gemme color ametista. Quando la osservo con gli occhi del cuore, assomiglia a un angelo che protegge la mia casa e coloro che vi abitano.. in antichità era considerata un’erba di protezione. È detta erba della memoria perché come pianta dal gusto amaro-tonico lavora sulle nostre strutture. Si narra che la regina Isabella di Ungheria (XVII sec.) ritrovò la salute e la bellezza grazie ad un’acqua a base di fiori di rosmarino e seppure ormai avanti negli anni si ritrovò piena di spasimanti. Io la considero una delle piante dell’amore perché vibra su di noi a livello di corpo, mente e spirito in maniera dolce, ma con determinazione. E’ una pianta dalle proprietà aperitive, aromatizzanti, balsamiche, antisettiche e stimolanti. Consigliato in caso di debolezza, inappetenza, depressione, disturbi epatici, digestivi e anche in caso di emicrania.

È un vero toccasana, vi invito a trarre forza dal suo sapore e dal suo profumo. Provatela in infuso da bere al posto del caffè. In cucina viene utilizzata per aromatizzare pietanze e contorni cotti al forno. Io lo uso nelle patate, nei pani e sulle focacce perché aiuta a digerire la solanina delle patate e gli amidi dei carboidrati, nel castagnaccio, nelle zuppe di legumi, per preparare il mio golosissimo pesto dell’Erbana. Insomma è una pianta di cui non possiamo fare a meno e il suo profumo è ben augurante e si dice porti fortuna perché trattasi di una pianta cara ad Afrodite, dea dell’amore e della bellezza <3.


La ricetta del Pesto verde dell’Erbana alle erbe aromatiche 
Semplice e sorprendente, veloce da preparare. Potrete sbizzarrirvi a scegliere tra le erbe aromatiche che avete a disposizione, rosmarino, salvia, santoreggia, finocchio, timo, origano, maggiorana, ecc. Quando avrete scelto il vostro mazzetto di erbe aromatiche le pulite e le mettete in un barattolo capiente coperte da olio evo, la buccia di un limone bio, un po’ di succo di limone, uno spicchio di aglio (facoltativo), una presa di sale di Cervia e una manciata di mandorle. Emulsionate col frullatore ad immersione. Questo pesto si conserva a lungo e si può usare per condire una pasta, un farro, un risotto o una fetta di pane. È golosissimo!! 










Sperimentate sempre e abbiate cura di voi! Io son l’Erbana, figlia del Cielo e di Madre terra !
Beatrice Calia

domenica 12 febbraio 2017

NOTE STONATE - Considerazioni sulla serata finale del Festival 2017

Le luci sul palco del Teatro Ariston si sono spente, ma la 67 esima edizione del Festival della Canzone Italiana avrà ancora per qualche mese il suo eco, o meglio è ciò che sperano i concorrenti, esclusi compresi.
Non potevamo esimerci dal fare la nostra parte dedicando poche righe all'ultima serata con considerazioni fatte in corso d'opera tra valutazioni sul brano, interpretazione e look.
Apre Elodie carina brava elegante in bianco
Michele Zarrillo, da professionista qual'è sobrio anche se con qualche anno in più per un attimo ha ricordato Peppino Di Capri.
Sergio Sylvestre bella voce è tutto tre X anche nel look.
Fiorella Mannoia canzone profonda, perfetta, forse azzardata la scelta di un abito bordeaux.
Fabrizio Moro come altri in blu e nero pezzo passa inosservato.
Alessio Bernabei anche lui in blu e nero un farfallino esagerato oltre i rever e gli orecchini sono la versione small dei bottoni della giacca, canzone orecchiabile e coerente con il suo stile.
Marco Masini. new look, forse un po' afono, bella giacca canzone un po' meno forse...
Paola Turci elegante, convita un bel brano per la rentrèe.
Chiara Atzei, bella lei dimostra che sa cantare.
Francesco Gabbani orecchiabile candidato come tormentone sanremese fa spettacolo e sdrammatizza il festival.
Chiara Galiazzo dimagrita e tesa, canta come Arisa ma non rende
Clementino l' attacco sembra una canzone di Pino Daniele tra rap e melodia poteva essere più elegante.
Ermal Meta bella canzone senza strafare.
Lodovica Comello cantare è mettere in mostra le sue capacità sembra si sia presentata ad un' audizione.
Samuel il pezzo è un dejà vu ma può andare.
Michele Bravi fin troppo elegante x a sua 'età il pezzo sembra di Mengoni, non decolla mai.
Al prossimo anno !
La Redazione 

venerdì 10 febbraio 2017

Le Gustosità di Neria - GRATIN di FINOCCHI all' ARANCIA


Il gratin è irresistibile, piace a tutti. I piatti gratinati, sia che siano cotti completamente in forno o passati un attimo sotto al grill, conquistano. Sono pietanze speciali anche se sono molto semplici come questa mia ricetta, leggera saporita e profumata. Non ho usato grassi di nessun tipo, solo il latte intero per preparare una besciamella light da condire i finocchi; il tutto profumato all’arancia.

La ricetta  del GRATIN di FINOCCHI all'ARANCIA

Ingredienti per 4 persone 1 kg di finocchi, 1/2 lt di latte intero, 1 cucchiaio di farina, 80 gr di parmigiano reggiano grattugiato, 2 arance biologiche naturali, sale

Pulire, lavare ed tagliare a spicchi i finocchi. In una capiente pentola portare a bollore 2 lt di acqua leggermente salata, tuffare i finocchi tagliati a spicchi, cuocerli molto al dente, scolarli e lasciarli intiepidire. 

Nel frattempo preparare una leggera besciamella, completamente priva di grassi. 
In un tegame mettere il latte intero e a freddo, mescolando con una frusta, sciogliere la farina. Aggiungere un pizzico di sale e cuocere a fuoco moderato sempre mescolando finché la besciamella risulti addensata e cremosa. Spegnere il fuoco ed incorporare la buccia grattugiata delle arance. 
In una pirofila da forno, alternare la besciamella profumata all'arancia con gli spicchi di finocchio precedentemente cotti e una manciata di parmigiano. 




Terminare con uno stato di besciamella, ancora parmigiano ed infornare a 180 gradi per 20 minuti circa finché il gratin risulti dorato. 

Servire il GRATIN DI FINOCCHI ALL'ARANCIA ben caldo. A questa pietanza si abbina perfettamente con un calice di Prosecco Foss Marai Extra Dry Strada Di Guia Valdobbiadene che asseconda i profumi agrumati e li esalta. Temperatura di servizio 6 - 8 gradi.
Buon lavoro e buon appetito ! Neria Rondelli






mercoledì 8 febbraio 2017

NICCOLO' FABI by Joanna Marioni


Niccolò Fabi incanta La Spezia.

  

Il 4 febbraio il cantautore romano si è esibito sul palco del teatro Civico di fronte ad un gremito pubblico in una delle numerose date del suo “Una somma di piccole cose tour”
Atmosfera intima, intensa, elegante ed emozionante, sempre raffinata e propositiva, ad alto contenuto emotivo. 

  

Numerosi spunti di riflessione su tematiche sociali e ambientali di forte attualità che si alternano a delicate e poetiche sfumature sulla vita e sull’amore.


Un’atmosfera magica.
Suoni acustici e colori suggestivi accompagnano la voce inconfondibile di Niccolò.


Il tour s'incentra sull’ultimo lavoro del cantautore Una somma di piccole cose, un album di rara intensità, ricercato ma in grado di arrivare con grande immediatezza e con straordinaria semplicità, senza alcuna retorica al cuore degli ascoltatori. Testo e foto by Joanna Marioni

martedì 7 febbraio 2017

CHEFTOCHEF, associazione delle eccellenze emiliano romagnole presenta il programma 2017




Cheftochef, l'associazione di chef stellati, produttori e gastronomi dell'Emilia Romagna ha dato il via alla attività del 2017 che si preannunciano molto ricche, durante l'annuale incontro a Villa Guastavillani a Bologna. L' impegno internazionale, tesa alla divulgazione delle eccellenze del territorio e di coloro che le valorizzano al meglio realizzando piatti stellati, farà la sua prima tappa a Londra insieme al Parmigiano Reggiano e poi sarà la volta della Spagna.
Per quanto riguarda gli eventi il 3 aprile, sempre all'Antica Corte
Pallavicina dei Fratelli Spigaroli, torna Centomani di questa terra, quest'anno con il tema "La sfida global: saperi tradizionali e competenze competitive per costruire nuove opportunità", con cinque approfondimenti su tematiche come ricerca, storia, turismo,sociale e impresa. che verranno trattati nel corso della giornata durante il workshop riservato agli addetti ai lavori.

Il pubblico invece avrà l'opportunità di conoscere prodotti e produttori di qualità, selezionati e partner dell'Associazione, mentre gli chef lavoreranno, tre alla volta, fianco a fianco in una maratona di show cooking.
La seconda manifestazione imperdibile è Al Meni- il circo dei sapori che si svolgerà 17 e 18 giugno, per il quarto anno a Rimini. Questa volta sarà un gemellaggio tra due regioni che hanno tra loro alcune similitudini, l'Emilia Romagna e la Costa Brava, che sarà rappresenta da migliori chef catalani per uno scambia culturale che in seguito vedrà i nostri chef ospiti per un confronto a quattro mani al Gastronomic Forum di Girona il prossimo novembre.
Il binomio Antoniano di Bologna e Cheftochef prosegue la sua attività per il secondo anno, dopo l'ottimo risultato avuto nell'ambito del progetto solidale Food for Soul lanciato da Massimo Bottura.
Le 12 città della gastronomia Cheftochef , il progetto iniziato lo scorso anno e il consolidamento delle realtà UNESCO in regione, che ha già dato il suo frutti con Parma Città creativa della gastronomia, il Parco del delta del Po e il Parco dell'Appennino Tosco -Emiliano continua il suo impegno e vedrà nuovi risultati. Livia Elena Laurentino