Ricavato da alcuni locali chiusi da tempo, sotto uno dei portici lignei più antichi della città in quella piccola Via San Nicolò, che si trova a due passi dalla centralissima via Rizzoli, Casa Azzoguidi è oggi uno dei locali più gettonati e di tendenza.


Il menù studiato per questa sua nuova esperienza, si lega perfettamente all’ambiente elegante, raffinato del locale che nella modernità degli arredi è comunque accogliente.
La cucina di tradizione viene rispettata, anche interpretata in chiave moderna e molto personale come nella Girata petroniana, divagazione sulla cotoletta alla bolognese, mentre restano fedeli gli intoccabili tortellini in brodo grasso, le tagliatelle al ragù e la lasagna rigorosamente verde.

Ma torniamo ai primi piatti dove le linguine di farro, anche se “indecise” ben si legano alle seppie brasate completate da una cipolla croccante, magari precedute dallo Specchio d’abisso, un battuto di gamberi e mazzancolle crudi nascosto da una cips di riso al nero di seppia.
A Daniele Simonetti piace decisamente “giocare” con l’apparenza per trarre in inganno i commensali e così anche per chi ama un menù a base di vegetali, ci sarà la sorpresa di scoprire che il carpaccio presentato non è di carne cruda, ma una deliziosa rapa rossa condita con cipolla croccante.
Si gioca anche con i dolci scomponendo, come con i mattoncini della Lego, la zuppa inglese permettendo di assaporare separatamente tutti i componenti.
Si gioca anche con i dolci scomponendo, come con i mattoncini della Lego, la zuppa inglese permettendo di assaporare separatamente tutti i componenti.

Il cocktail bar apre tutti giorni alle 18.00 offrendo l’opportunità di abbinare ai drink piccole golosità della cucina, anche all’esterno del ristorante sotto quel magnifico portico del 1400.
Non basta una descrizione accurata bisogna provare.
Laura Neve